Prima di tutto voglio fare una precisazione, il mio punto di vista non è una demonizzazione di una categoria, anzi, ci tengo ad affermare che nella mia vita professionale ho incontrato sia consulenti finanziari indipendenti che promotori finanziari prima o consulenti finanziari adesso che erano, e saranno sicuramente tuttora, degli ottimi professionisti che svolgono il loro lavoro curando effettivamente l’interesse del cliente; allo stesso modo ne ho conosciuti altri, di entrambe le categorie, che invece non erano il massimo della professionalità.
Ritengo che il problema principale sia nel sistema che si pone come un “partner” a 360 gradi ma di fondo è un’azienda commerciale come ogni altra azienda, e come tale il suo scopo è produrre profitto e questo spesso va in collisione con l’interesse del cliente investitore.
Poi, nel mezzo, ci sta il legislatore che nel corso degli anni ha più volte modificato la consulenza finanziaria ma, sovente, ha lasciato in me non poche perplessità vedendo deluse molte mie aspettative. Cercherò di spiegare meglio il mio punto di vista e il perché ho costantemente modificato la mia attività negli anni, adattandola a quello che secondo me era la reale necessità degli investitori.
Ho iniziato a svolgere, professionalmente, questa attività nel 1998 iscrivendomi all’albo dei promotori finanziari per poi avere il mandato ad operare all’offerta fuori sede per una primaria SIM italiana, quindi ero un promotore finanziario. Questo significava che vendevo prodotti per un istituto abilitato all’attività bancaria (nello specifico raccolta del risparmio). All’epoca, utilizzare il termine "consulente" era vietato per legge in quanto le due attività erano nettamente distinte: nel primo caso eri un venditore (vendevi un prodotto ed eri pagato dalla “banca”), nel secondo un consulente (davi un servizio, ed eri remunerato direttamente dal cliente).
Saltando tutta la fase della metamorfosi del termine "promotore" per non dare l’impressione della vendita o del venditore (evidentemente l'accezione era diventata negativa nel settore – vedi bolla speculativa inizio anni 2000) siamo arrivati dopo quasi 15 anni di gestazione all’introduzione dell’albo unico dei consulenti finanziari dove tutti gli iscritti sono, come dice il nome stesso dell’albo “consulenti” indipendentemente che vendano un prodotto/servizio o che diano un servizio dietro compenso diretto del cliente per la prestazione resa.
Riepilogando, oggi puoi essere un consulente finanziario (ex- promotore finanziario) oppure un consulente finanziario indipendente (ex-consulente). Ora la domanda che mi viene à la seguente: la nuova normativa mette in condizione l’investitore di riconoscere in maniera inequivocabile ed immediata le due figure? Lascio a chi legge la conclusione in quanto la mia magari è una cattiva interpretazione!